Emilio Tibaldi - Università di Udine, Dipartimento di Scienze AgroAlimentari, Ambientali e Animali
Il sommo Alfieri ci perdonerà per l’improprio abuso del suo famoso motto ed Erasmo da Rotterdam pure per quello che, storpiando irrispettosamente il titolo dalla sua maggiore opera, potrebbe dirsi un “elogio della Pollia”, ma dai risultati del progetto Sushin emergono prime indicazioni estremamente lusinghiere sull’impiego delle farine avicole a larga base di sottoprodotti carnei del pollo quali eccellenti ingredienti di una nuova generazione di mangimi per la trota e l’orata.
Aquafarm è un evento internazionale di due giorni dedicato e riservato agli operatori del settore dell’acquacoltura sostenibile euro-mediterranea. Si è svolta a Pordenone il 13 e 14 febbraio 2019 la terza edizione di questa importante manifestazione e ricercatori e tecnici che lavorano al progetto SUSHIN erano presenti con una variegata delegazione (Università di Udine, Università Politecnica delle Marche, Fondazione Edmund Mach, CREA, ISPRA).
La farina di insetti per acquacoltura è una risorsa con ottime potenzialità di utilizzo, impotante per far fronte ad una richiesta di mangimi di origine ittica sempre meno sostenibili dal punto di vista dello sfruttamento delle risorse marine. Gli insetti sono una delle fonti alternative di mangimi proposti per trota, spigola e orata del progetto Sushin, che è stato presentato, assieme ad e alcuni primi risultati, al convegno "Insetti nella nutrizione animale: stato dell’arte, criticità tecniche e aspetti normativi",
Il Gambero Rosso della Louisiana arriva sulle frequenze di Radio Cusano Campus. A parlare del crostaceo, una della specie aliene invasive attualmente più dannose in Italia e in Europa, è Fabrizio Capoccioni, ricercatore del Centro di ricerca di Zootecnia e Acquacoltura del CREA.