L’acquacoltura, ad oggi, rappresenta uno dei settori della zootecnia in maggiore espansione. La ricerca gioca quindi un ruolo chiave nel promuovere produzione, qualità del prodotto ittico, benessere animale e sostenibilità. In questa direzione l’impiego di tecniche analitiche sempre più sofisticate permette oggi di acquisire informazioni estremamente dettagliate al fine di meglio comprendere le risposte fisiologiche dei pesci allevati.

 
Presentata in occasione dell'evento finale del progetto Fine Feed For Fish - 4F, la "Guida per gli acquacoltori e per il settore mangimistico" racchiude una sintesi dei più significativi risultati ottenuti dalle attività di ricerca svolte dal progetto.
L'articolo, pubblicato su Animals da un gruppo di ricercatori di Università Politecnica delle Marche, Università di Udine e CREA, nell'ambito del progetto Ager 2 - SUSHIN, illustra i risultati dei test sulle formulazioni sperimentali su orata. I mangimi sperimentali prevedono la sostituzione, con percentuali diverse, della componente proteica attualmente presente nei mangimi comunemente impiegati in acquacoltura, di origine ormai prevalentemente vegetale, con mix di larve di mosca soldato (H. illucens) e scarti di macellazione avicola.
 

I team di ricerca di UniUD, ISPRA, CREA, UniFI e IZSAM hanno portato a termine con successo le prove di alimentazione negli allevamenti di trota, spigola e orata.

Diete innovative, caratterizzate da ingredienti proteici alternativi alle farine di pesce e formulate con farine di insetti e sottoprodotti avicoli, sono state testate a livello sperimentale e poi utilizzate per l’alimentazione di trote, spigole e orate allevate in aziende di acquacoltura.

Il Dottor Leonardo Bruni, addottorato durante il XXXII ciclo del Corso di Dottorato in Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Firenze, ha concluso il percorso di tre anni discutendo una tesi dal titolo “Innovative protein sources in feed for salmonids: Effects on lipid metabolism, gut microbiota and fillet quality”. L’elaborato è stato premiato dall’Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici (Assalzoo) per aver portato un effettivo contributo alla nutrizione animale e alla mangimistica.

La presenza di una colorazione gialla in corrispondenza dell'opercolo e della mascherina frontale di orata viene di norma associata ad una migliore qualità del prodotto ittico allevato. Quali possono essere gli effetti di ingredienti convenzionali, come le farine vegetali, o innovativi, come quelli studiati dal progetto SUSHIN, che mirano a sostituire le proteine della farina di pesce, sulla pigmentazione dei pesci?
CREA è uno sei sette partner del progetto SUSHIN. Assieme a diversi altri colleghi degli altri centri di ricerca coinvolti nel progetto, ha partecipato ad Aquafarm 2020 a Pordenone e ha realizzato un video delle proprie iniziative promosse in quella sede. Qui il link. Un video che racconta la partecipazione generale del progetto SUSHIN ad Aquafarm è raggiungibile da qui.
Il progetto Ager 2 - SUSHIN, giunto al suo quarto anno di attività, ha al suo attivo ormai un certo numero di attività realizzate. In questo video, realizzato da ISPRA, la storia del progetto fino ad oggi viene "raccontata" per immagini. 

La ricerca condotta per il progetto Ager2 - Sushin sulla "sostenibilità ambientale" dei nuovi mangimi con proteine alternative per orata, branzino e trota è stata impostata secondo una metodologia di Life Cycle Assessment (LCA). Già da queste pagine sono stati anticipati i contenuti dello studio (vedere qui un articolo e qui la video intervista realizzata ad Aquafarm 2020 - Silvia Maiolo a 5'23"). Ora la ricerca è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista International Journal of Life Cycle Assessment.

L'emergenza sanitaria che ha travolto il mondo non ha certo risparmiato la ricerca. Tuttavia, quando si ha a che fare con misurazioni strettamente legate ai tempi di crescita degli animali, i protocolli non tollerano rinvii.
 
Le fotografie qui raccolte raccontano una storia di impegno e di costanza nell'esecuzione di quanto prefissato, pur con le difficoltà immaginabili. A tutti coloro che hanno contribuito, nei laboratori dei sette partner del progetto Ager2-SUSHIN, va un grosso grazie. Negli anni a venire, riguarderemo queste fotografie per ricordare come si lavorava in quei mesi del 2020...
 
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