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Il progetto SUSHIN premia la progettualità dei giovani

Il progetto SUSHIN (SUstainable fiSH feeds INnovative ingredients) volge al termine ma lascia un indelebile ricordo per proiettare nel futuro e mettere a frutto i risultati ottenuti con le ricerche. Si tratta del riconoscimento di un premio a due giovani ricercatori, il dott. Matteo Zarantoniello dell’Università Politecnica delle Marche e il dott. Francesco Casarano dell’Università di Udine, che hanno studiato nuovi mangimi sostenibili per dare forza e sviluppare l’acquacoltura italiana.

La cerimonia di premiazione si è tenuta giovedì 22 luglio presso la sala conferenze del Dipartimento di Scienze Agroalimentari, Ambientali e Animali dell’Ateneo di Udine, capofila del progetto. All’evento hanno presenziato il prof. Angelo Montanari, Prorettore Vicario, il prof. Paolo Ceccon, Direttore del citato Dipartimento e in collegamento telefonico la prof.ssa Fulvia Bovera dell’Università di Napoli Federico II, presidente della commissione indipendente incaricata di individuare i candidati vincitori.

In apertura dell’incontro il prof. Emilio Tibaldi, Università di Udine e responsabile scientifico del progetto, ha presentato il grosso lavoro e gli innovativi risultati ottenuti con le ricerche, ricordando che uno dei temi forti di cui si occuperà l’Università nel prossimo futuro riguarderà proprio il cibo e in particolare la ricerca di fonti proteiche alternative, riconoscendo al progetto SUSHIN i ruoli di precursore e apripista.

I premi sono stati consegnati dal dott. Luciano Nonis, Direttore della Fondazione Friuli, e conferiti al dott. Zarantoniello per il progetto “Zero-waste production of alternative aquafeed ingredients for farmed fish culture”, un’originale e innovativa idea che sviluppa i risultati ottenuti da SUSHIN attraverso la produzione di mangimi sostenibili “a ciclo chiuso”. Secondo premiato il dott. Casarano per la tesi magistrale “Effetti dell’aggiunta di ingredienti bioattivi in diete a larga base vegetale sulle prestazioni zootecniche e sulla fisiologia intestinale di orata (S. aurata L.)” risultata la migliore nell’ambito del progetto. Il dott. Nonis ha elogiato il lavoro svolto e i risultati ottenuti dall’Università di Udine, che si è sempre distinta per l’elevato livello di progettualità e di qualità delle ricerche effettuate in ambito Ager. Ricordando che la valorizzazione dei giovani ricercatori è uno degli obiettivi primari del gruppo di Fondazioni associate e riconoscendo che il progetto SUSHIN, grazie al premio, ha colto perfettamente questo aspetto, promuovendo l’entusiasmo verso la ricerca e la curiosità scientifica.

Nel suo intervento, la dott.ssa Valentina Cairo, project manager di Ager, ha ringraziato il progetto SUSHIN per avere raggiunto gli obiettivi prefissati che rafforzano la sostenibilità e la qualità degli allevamenti italiani di branzino, orata e trota e per avere valorizzato anche il talento, che ha portato a consolidare rapporti di lavoro per molti giovani ricercatori, tra cui i premiati. Ricordando che, per sostenere i fabbisogni di ricerca dei territori e il trasferimento delle innovazioni, si è costituita una nuova associazione di Fondazioni all’interno di Ager, compresa anche la Fondazione Friuli. Con l’inizio del nuovo anno, saranno pertanto messe a disposizione del settore agroalimentare e del food nuove risorse per oltre cinque milioni di euro.

Qui la registrazione dell'evento sul canale Youtube dell'Università di Udine.