Con il regolamento Europeo ((EU) 2017/893), recentemente la comunità europea ha autorizzato l’uso di 7 specie di insetto per produrre farina proteica da destinare all’acquacoltura.
Un interessante articolo pubblicato sul magazine dell’Unione Europea mette in evidenza come i metodi di itticoltura tradizionale siano diventati insostenibili: il mercato chiede infatti a gran voce un’innovazione nel settore basata sull’uso di mangimi alternativi a quelli finora impiegati che diano un apporto bilanciato di nutrienti.