Un progetto di ricerca ha bisogno di conferme oggettive, misurabili e ripetibili, ma anche immagini come queste possono dare qualche piccola soddisfazione ai ricercatori. Ecco il pasto delle trote del progetto SUSHIN con una delle nuove formulazioni dei mangimi sotto sperimentazione  Un filmato realizzato nell'impianto sperimentale di pescicoltura della Fondazione Edmund Mach.
 
 
L'inserto di "Scenari", in edicola con il Sole - 24 ore del 23 dicembre 2019, ha come titolo "Realtà eccellenti: l'agricoltura che cambia". Il progetto SUSHIN ha l'onore di figurare tra le eccellenze della ricerca e dell'innovazione in campo agricolo - zootecnico. A pag. 8 dell'inserto si può leggere un'intervista al responsabile di progetto, il prof. Tibaldi dell'Università di Udine, che illustra a grandi linee gli sviluppi del progetto.
 
Qui il link diretto all'intero inserto, disponibile liberamente fino al 22 gennaio.
Come evento collaterale del festival "Tutti nello stesso piatto", tuttora in corso a Trento, questìanno sono state proposte tre cene a tema. Tra queste, il referente per la comunicazione del progetto SUSHIN, Emanuele Eccel (Fondazione Mach) è stato invitato il 29 novembre ad un incontro conviviale persso il ristorante Boivin di Levico Terme. Davanti ad un ricercato menu a base (inevitabilmente!) di pesce, si è parlato di come provvedere alla fornitura di mangime gli produzione ittica, considerando che gli alimenti derivati dal pesce si sono fatti via via meno disponibili e contemporaneamente molto più dispendiosi. Infatti, non tutte le diete sono ugualmente adatte per allevare pesci mantenendo la qualità desiderata per l'alimentazione umana, anche dal punto di vista nutrizionale.
 
 
Il progetto SUSHIN sta affrontando con rigore scientifico la problematica, seguendo tutta la filiera mangimistica, dalla formulazione della dieta, fino alle indagini sulle preferenze dei consumatori. Alcuni risultati preliminari, sono già disponibili, e anche di questo si è parlato con il pubblico, che ha gradito il raffinato menu dello chef Riccardo Bosco, che per l'occasione - in attesa dell'effettiva disponibilità di pesce allevato con i nuovi mangimi - ha proposto... pesce pescato nei laghi trentini!

Patrizia Di Marco, ISPRA - Roma

Nell'ambito del progetto SUSHIN, un gruppo di ricercatori di ISPRA, UniUD e FEM ha presentato i primi risultati sperimentali sui mangimi alternativi per la trota iridea alla Conferenza Aquaculture Europe 2019, che si è svolta a Berlino dal 7 al 10 Ottobre, con un’affluenza di oltre 2.700 partecipanti.

Il contributo scientifico ha riguardato i risultati degli effetti sullo stato fisiologico della trota di nuove diete sperimentali formulate con ingredienti vegetali e combinate con due diversi livelli di inclusione di farina di insetto o da sottoprodotti avicoli.

Basilio Randazzo - Università Politecnica delle Marche, Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente
 

La prima fase del progetto SUSHIN volge al termine ed i risultati ottenuti appaiono incoraggianti non solo dal punto di vista zootecnico. In particolare le trote alimentate con mangimi inclusivi di farine di pollo e di insetto hanno mostrato delle performances di crescita paragonabili, se non migliori, rispetto ai mangimi convenzionali.

Emilio Tibaldi - Università di Udine, Dipartimento di Scienze AgroAlimentari, Ambientali e Animali

Il sommo Alfieri ci perdonerà per l’improprio abuso del suo famoso motto ed Erasmo da Rotterdam pure per quello che, storpiando irrispettosamente il titolo dalla sua maggiore opera, potrebbe dirsi un “elogio della Pollia”, ma dai risultati del progetto Sushin emergono prime indicazioni estremamente lusinghiere sull’impiego delle farine avicole a larga base di sottoprodotti carnei del pollo quali eccellenti ingredienti di una nuova generazione di mangimi per la trota e l’orata.

Francesca Fava, Fondazione Edmund Mach - Centro Ricerca e Innovazione

Uno degli obiettivi di SUSHIN è quello di validare l’utilizzo di proteine di origine non vegetale nella dieta delle specie ittiche allevate, in sostituzione di una parte della componente vegetale, mirando ad un miglioramento della performance di crescita e della salute del pesce e creando una valida alternativa per un mangime più sostenibile. Le proteine vegetali (VEG-MEAL) sono oggi largamente utilizzate nei mangimi per l’acquacoltura, in sostituzione delle proteine di pesce (FISH-MEAL).

I nuovi mangimi per trota, orata e branzino, elaborati per il progetto Sushin, sono anche l'occasione per favorire la circolarità dei potenziali ingredienti. Tra le alternative studiate dal progetto, una, lo scarto di macellazione avicola, costituisce, allo stato delle cose, un rifiuto. La rivista WASTE, dedicata a tale problematica, se ne è occupata con un intervento di Emilio Tibaldi e Gloriana Cardinaletti, dell'Università di Udine, ente capofila del progetto Sushin.
Il 4 e 5 luglio 2019 la Fondazione Edmund Mach, partner del progetto Sushin, ha ospitato il secondo incontro annuale di progetto con una giornata di apertura a tutti gli stakeholder della filiera della pescicoltura. I partecipanti ai diversi gruppi di ricerca del progetto, coordinati dal prof. Tibaldi (Università di Udine), hanno esposto nella prima giornata i risultati parziali del primo anno e mezzo di lavoro, pianifcando le attività per i prossimi mesi, mentre la matinata del secondo giorno è stata l'occasione per incontrare 30 rappresentanti dei diversi settori di interesse legati al progetto: industria mangimistica, istituti zooprofilattici e veterinari, pescicoltura, ricercatora universitaria, commercio. Non solo il mondo trentino si è mosso, ma i diversi partecipanti da fuori regione hanno confermato l'ampio interesse che le tematiche di Sushin sono in grado di mobilitare.
 
Qui il link al comunicato stampa della Fondazione Mach.
 

Proiezioni molto recenti prodotte dalla FAO e dagli osservatori delle Nazioni Unite stanno confermando quanto la popolazione mondiale stia aumentano di anno in anno. Affermano che tra soli tre decenni ci sarà bisogno di molto più cibo, addirittura il 70% in più rispetto ad oggi.

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