Il manuale è uno dei prodotti del lavoro svolto nell’ambito del progetto di ricerca AGER2- SUSHIN, che tra i suoi obiettivi include la valutazione di possibili ingredienti per una nuova generazione di mangimi destinati alle principali specie ittiche allevate in Italia, quali la spigola, l’orata e la trota iridea, con l’obiettivo di migliorare la qualità e la sostenibilità delle produzioni nella loro più ampia declinazione.
La ricerca condotta per il progetto Ager2 - Sushin sulla "sostenibilità ambientale" dei nuovi mangimi con proteine alternative per orata, branzino e trota è stata impostata secondo una metodologia di Life Cycle Assessment (LCA). Già da queste pagine sono stati anticipati i contenuti dello studio (vedere qui un articolo e qui la video intervista realizzata ad Aquafarm 2020 - Silvia Maiolo a 5'23"). Ora la ricerca è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista International Journal of Life Cycle Assessment.
Il dott. Leonardo Bruni ha da poco concluso il percorso di tre anni discutendo la tesi di dottorato di ricerca in Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Firenze, sotto la supervisione della prof.ssa Giuliana Parisi, superando la prova a pieni voti. Titolo della tesi: “Innovative protein sources in feed for salmonids: Effects on lipid metabolism, gut microbiota and fillet quality”.
Giulia Secci, Giuliana Parisi
Università di Firenze, Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente (DISPAA)
Il pesce è un alimento estremamente gradito al consumatore italiano ed è tenuto in grande considerazione sia come “proteina nobile” che come fonte di grassi importanti quali quelli della serie omega-3, come emerso da un primo questionario condotto dal team di ricerca dell’Università di Firenze nell’ambito del progetto SUSHIN. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ne consiglia il consumo per assumere due acidi grassi della serie omega-3 che sono fondamentali per il nostro organismo, l’EPA e il DHA. Questi due acidi grassi, che il pesce accumula nel tessuto muscolare, negli ultimi decenni sono diminuiti soprattutto nelle carni dei pesci allevati a causa della drastica riduzione delle farine e dell’olio di pesce nella loro dieta.