ll Giorno 7 dicembre 2021 presso l’Accademia dei Georgofili in Firenze avrà luogo il convegno finale del progetto SUSHIN. Scopo dell’evento è quello di presentare e discutere i risultati "from farm to fork" del progetto con la comunità scientifica e gli stakeholders del settore, affrontando in una tavola rotonda finale anche le loro implicazioni per il consumatore e per la sostenibilità della filiera dell’Acquacoltura nella sua più ampia accezione.
Si è appena concluso con grande successo partecipativo il 24^ Congresso dell’Associazione per la Scienza e le Produzioni Animali (ASPA) tenutosi a Padova dal 21 al 24 Settembre che ha visto l’importante presenza di Sushin con quattro presentazioni orali e 3 Poster.
È opinione condivisa che i mangimi utilizzati in acquacoltura potrebbero risultare maggiormente sostenibili se inclusivi di alimenti semplici che originano direttamente dai più bassi livelli trofici. In questo contesto le biomasse essiccate di microalghe e cianobatteri (MACB) hanno un potenziale notevole ma attualmente frenato da disponibilità e prezzi di mercato ancora lontani dall'essere industrialmente ed economicamente percorribili.
La qualità degli ingredienti impiegati in acquacoltura è fortemente legata alla loro digeribilità e tollerabilità. L’impiego di mangimi a base vegetale quale alternativa ai mangimi a base di farina di pesce per l’alimentazione di pesci teleostei carnivori può risultare scarsamente digeribile e portare talvolta ad infiammazione a livello dell’apparato digerente dell’animale, con conseguenti ripercussioni sulle performance zootecniche e sul benessere dell’animale. Un forte contributo alla digestione e biotrasformazione dei nutrienti è esplicato dal microbiota intestinale, ovvero la comunità microbica residente nel tratto digerente.
I sottoprodotti della lavorazione pollame (PBM) e la farina di prepupae di Hermetia illucens (HM) sono fonti proteiche alternative promettenti per i mangimi destinati all’acquacoltura, essendo appetibili, nutrienti e/o convenienti, oltre a essere potenzialmente utilizzabili nell’ottica di un’economia circolare. Nell’ambito del progetto SUSHIN sono state testate più formulazioni contenenti farine di PBM ed HM, singolarmente o in miscela, per sostituire parzialmente le fonti proteiche convenzionali, quali farina di pesce e di soia.
Gli ingredienti di origine animale, in particolare marini, quali farine ed oli di pesce, sono sempre meno utilizzati nei mangimi per l’acquacoltura, sostituiti, ormai quasi del tutto nel caso dei salmonidi, da ingredienti di origine vegetale, spesso con effetti negativi sulla crescita, il benessere animale e la pigmentazione delle carni. Quest’ultimo aspetto assume una particolare rilevanza nel caso dei salmonidi, per i quali la colorazione rosa-rossastra dei filetti è un fattore determinante nel guidare le scelte dei consumatori e i prezzi del mercato.