Il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell'Università degli Studi di Torno bandisce una borsa di studio di ricerca della durata di 6 mesi per la formazione di operatori nel settore dell'itticoltura.
L'Università degli Studi di Torino, partner del progetto Fine Feed for Fish, bandisce un concorso per l'assegnazione di una borsa di studio a esperti in acquacultura.
Niente più frodi grazie alle nanoparticelle d’oro
La sostenibilità dell’allevamento ittico, in termini di rapporto di massa tra quantità di pescato consumato/quantità di pesce prodotto dall’acquacoltura (Fish-In/Fish-Out o FiFo), rappresenta un aspetto cruciale per l’acquacoltura moderna.
Dal primo luglio 2017 anche le farine di insetto potranno essere utilizzate nei mangimi in acquacoltura. Lo ha stabilito lo scorso 13 dicembre la Commissione Europea, equiparando questa fonte proteica a quella di avicoli e suini, il cui impiego è già possibile dal 2013 (Reg. EC No 56/2013). L’uso delle proteine animali trasformate (PAT) era stato vietato nel 2011 (Reg. EC No 999/2011) a seguito dell’emergenza dell’encefalopatia spongiforme bovina (BSE). Per gli insetti il divieto si è protratto nel tempo a causa di una mancanza di regolamentazione legata ai siti di trasformazione in farine. L’autorizzazione è stata ottenuta anche a seguito delle positive evidenze scientifiche rese possibili grazie agli sforzi di numerose istituzioni ed enti di ricerca. L’argomento tuttavia è ancora ampliamente da investigare e questa sarà una delle linee di ricerca del progetto Fine Feed For Fish - 4F, sostenuto da Ager.