Francesca Fava, Fondazione Edmund Mach - Centro Ricerca e Innovazione
Uno degli obiettivi di SUSHIN è quello di validare l’utilizzo di proteine di origine non vegetale nella dieta delle specie ittiche allevate, in sostituzione di una parte della componente vegetale, mirando ad un miglioramento della performance di crescita e della salute del pesce e creando una valida alternativa per un mangime più sostenibile. Le proteine vegetali (VEG-MEAL) sono oggi largamente utilizzate nei mangimi per l’acquacoltura, in sostituzione delle proteine di pesce (FISH-MEAL).
Giulia Secci, Giuliana Parisi
Università di Firenze, Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente (DISPAA)
Il pesce è un alimento estremamente gradito al consumatore italiano ed è tenuto in grande considerazione sia come “proteina nobile” che come fonte di grassi importanti quali quelli della serie omega-3, come emerso da un primo questionario condotto dal team di ricerca dell’Università di Firenze nell’ambito del progetto SUSHIN. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ne consiglia il consumo per assumere due acidi grassi della serie omega-3 che sono fondamentali per il nostro organismo, l’EPA e il DHA. Questi due acidi grassi, che il pesce accumula nel tessuto muscolare, negli ultimi decenni sono diminuiti soprattutto nelle carni dei pesci allevati a causa della drastica riduzione delle farine e dell’olio di pesce nella loro dieta.
Proiezioni molto recenti prodotte dalla FAO e dagli osservatori delle Nazioni Unite stanno confermando quanto la popolazione mondiale stia aumentano di anno in anno. Affermano che tra soli tre decenni ci sarà bisogno di molto più cibo, addirittura il 70% in più rispetto ad oggi.
In un articolo apparso il 30 settembre sul Messaggero Veneto, il responsabile scientifico Emilio Tibaldi ha illustrato il progetto SUSHIN e i suoi obiettivi.