L'Università degli Studi di Torino, partner del progetto Fine Feed for Fish, bandisce un concorso per l'assegnazione di una borsa di studio a esperti in acquacultura.
Il progetto SUSHIN acquista visibilità tra gli esperti del settore ittico. La rivista tecnica "Mangimi&Alimenti" ha infatti pubblicato un testo redatto dai ricercatori di CREA e IZSAM.
L'articolo si apre con la spiegazione dettagliata degli obiettivi del progetto SUSHIN. Si sofferma poi sul caso del gambero rosso della Louisiana, una specie invasiva che potrebbe potenzialmente essere utilizzata come alternativa sostenibile ai mangimi convenzionali. Le indagini condotte finora sono promettenti. I test di laboratorio hanno evidenziato che la farina ottenuta dai gamberi ha un alto valore nutritivo. E ha anche una caratteristica unica: la presenza di alte concentrazioni di carotenoidi - in particolare dell’astaxantina - che non solo è uno degli antiossidanti naturali più potenti, ma anche un pigmento fra i più utilizzati in acquacoltura per la colorazione delle carni.
Poster presentato ai convegni ASPA (giugno 2017, Perugia) ed EAS (ottobre 2017, Dubrovnik). Autori: Giorgia Gioacchini, Elisabetta Giorgini, Valentina Notarstefano, Gloriana Cardinaletti, Basilio Randazzo, Emilio Tibaldi, Ike Olivotto.
Il progetto SUSHIN inizia a farsi conoscere anche tra i pescatori amatoriali del Trentino. La rivista "Il Pescatore Trentino" ha infatti pubblicato un articolo intitolato "SUSHIN, un progetto per produrre nuovi mangimi sostenibili per i pesci da allevamento e salvare molte specie dall’estinzione".