Il progetto SUSHIN acquista visibilità tra gli esperti del settore ittico. La rivista tecnica "Mangimi&Alimenti" ha infatti pubblicato un testo redatto dai ricercatori di CREA e IZSAM.
L'articolo si apre con la spiegazione dettagliata degli obiettivi del progetto SUSHIN. Si sofferma poi sul caso del gambero rosso della Louisiana, una specie invasiva che potrebbe potenzialmente essere utilizzata come alternativa sostenibile ai mangimi convenzionali. Le indagini condotte finora sono promettenti. I test di laboratorio hanno evidenziato che la farina ottenuta dai gamberi ha un alto valore nutritivo. E ha anche una caratteristica unica: la presenza di alte concentrazioni di carotenoidi - in particolare dell’astaxantina - che non solo è uno degli antiossidanti naturali più potenti, ma anche un pigmento fra i più utilizzati in acquacoltura per la colorazione delle carni.
L'articolo riporta anche i dettagli sulla campagna di raccolta di gamberi: il prelievo massivo è avvenuto nell’estate del 2017. In appena 3 mesi sono stati raccolti più di 400 kg di gamberi (circa 23.500 esemplari), quantità necessaria per la testare delle nuove diete sperimentali su trota, spigola e orata. La farina di gambero è stata ottenuta mediante un processo industriale oggetto di brevetto, che prevede la trasformazione in omogenato disidratato e che permette di preservare le caratteristiche nutrizionali del gambero.
Il gambero rosso della Louisiana: una specie aliena invasiva come potenziale ingrediente sostenibile per l'acquacoltura del futuro. Aspetti sanitari e nutrizionali. Mangimi & Alimenti (N. 6, Ott. - Nov. 2017).
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