E’ noto da un po’ di tempo che alcuni acidi grassi mediano l’attività antivirale sebbene attraverso meccanismi diversi e non sempre noti. In generale le loro proprietà antimicrobiche si concentrano sulle membrane della cellula del microorganismo scatenando contro di essa radicali liberi, formazione di perossidi lipidici citotossici, oppure metaboliti immunomodulatori. Acidi grassi liberi, come acidi oleico, arachidonico e linoleico, hanno in passato dimostrato di poter inattivare l’involucro di herpes virus e virus dell’influenza.

Uno studio sulla pelle della trota iridea, pubblicato recentemente dal gruppo di ricerca di Acquacoltura del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (Dagri) dell’Università di Firenze, in collaborazione con l’Università di Udine, su “Waste and Biomass Valorization”, dà conto dell'indagine eseguita per il progetto Ager 2 - SUSHIN sugli effetti dei mangimi alternativi alla farina di pesce, tema generale del progetto stesso.
L'articolo, pubblicato su Animals da un gruppo di ricercatori di Università Politecnica delle Marche, Università di Udine e CREA, nell'ambito del progetto Ager 2 - SUSHIN, illustra i risultati dei test sulle formulazioni sperimentali su orata. I mangimi sperimentali prevedono la sostituzione, con percentuali diverse, della componente proteica attualmente presente nei mangimi comunemente impiegati in acquacoltura, di origine ormai prevalentemente vegetale, con mix di larve di mosca soldato (H. illucens) e scarti di macellazione avicola.

Il dott. Leonardo Bruni ha da poco concluso il percorso di tre anni discutendo la tesi di dottorato di ricerca in Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Firenze, sotto la supervisione della prof.ssa Giuliana Parisi, superando la prova a pieni voti. Titolo della tesi: “Innovative protein sources in feed for salmonids: Effects on lipid metabolism, gut microbiota and fillet quality”.

Giulia Secci, Giuliana Parisi

Università di Firenze, Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente (DISPAA)

Il pesce è un alimento estremamente gradito al consumatore italiano ed è tenuto in grande considerazione sia come “proteina nobile” che come fonte di grassi importanti quali quelli della serie omega-3, come emerso da un primo questionario condotto dal team di ricerca dell’Università di Firenze nell’ambito del progetto SUSHIN. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ne consiglia il consumo per assumere due acidi grassi della serie omega-3 che sono fondamentali per il nostro organismo, l’EPA e il DHA. Questi due acidi grassi, che il pesce accumula nel tessuto muscolare, negli ultimi decenni sono diminuiti soprattutto nelle carni dei pesci allevati a causa della drastica riduzione delle farine e dell’olio di pesce nella loro dieta.

I nuovi mangimi per trota, orata e branzino, elaborati per il progetto Sushin, sono anche l'occasione per favorire la circolarità dei potenziali ingredienti. Tra le alternative studiate dal progetto, una, lo scarto di macellazione avicola, costituisce, allo stato delle cose, un rifiuto. La rivista WASTE, dedicata a tale problematica, se ne è occupata con un intervento di Emilio Tibaldi e Gloriana Cardinaletti, dell'Università di Udine, ente capofila del progetto Sushin.
Il 4 e 5 luglio 2019 la Fondazione Edmund Mach, partner del progetto Sushin, ha ospitato il secondo incontro annuale di progetto con una giornata di apertura a tutti gli stakeholder della filiera della pescicoltura. I partecipanti ai diversi gruppi di ricerca del progetto, coordinati dal prof. Tibaldi (Università di Udine), hanno esposto nella prima giornata i risultati parziali del primo anno e mezzo di lavoro, pianifcando le attività per i prossimi mesi, mentre la matinata del secondo giorno è stata l'occasione per incontrare 30 rappresentanti dei diversi settori di interesse legati al progetto: industria mangimistica, istituti zooprofilattici e veterinari, pescicoltura, ricercatora universitaria, commercio. Non solo il mondo trentino si è mosso, ma i diversi partecipanti da fuori regione hanno confermato l'ampio interesse che le tematiche di Sushin sono in grado di mobilitare.
 
Qui il link al comunicato stampa della Fondazione Mach.
 
Mentre la popolazione mondiale continua a crescere, la necessità di prodotti alimentari acquatici sani e di alta qualità è in aumento sia nei paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo.
È, ormai, noto come gli insetti siano considerati una fonte proteica alternativa particolarmente promettente per l’alimentazione animale.
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