Lo studio ha verificato come le trote nutrite con dieta alternativa alla farina di pesce, nello specifico contenente diversi livelli di larve di Hermetia illucens (mosca soldato), contengano nella pelle livelli elevati di acidi grassi (nello specifico, n-3 LCPUFA). Il risultato è di interesse per lo sfruttamento industriale, costituendo la pelle della trota un prodotto di scarto della lavorazione, suscettibile di valorizzazione per un suo ulteriore utilizzo nella produzione di acidi grassi.
Riferimenti alla pubblicazione:
L. Bruni et al., 2021: Rainbow Trout (Oncorhynchus mykiss) Skin as Potential n‑3 Fatty Acid Source. Waste and Biomass Valorization (Springer) - https://doi.org/10.1007/s12649-021-01384-3