Adottare buone abitudini e precauzioni alimentari può ridurre il rischio di imbattersi in parassiti che generalmente colpiscono i pesci e che sono causa nell’uomo di infezioni anche croniche.
Come in tutte le città europee che ospiteranno questo evento, anche a Trento si svolgerà il 27 settembre la Notte dei Ricercatori, un appuntamento di divulgazione scientifica molto sentito in città, che attrae ogni anno alcune migliaia di visitatori. Quest'anno il progetto Sushin sarà presente con ben tre diverse sessioni: Speed date (Francesca Fava), un gioco a quiz dal titolo "La ricerca è tutta un quiz", tenuto da Filippo Faccenda, e una "cena con il ricercatore" Fernando Lunelli.
 
Il progetto viene presentato anche nel programma dell'evento generale: "L'acquacoltura è una ottima alternativa alla pesca per poter produrre pesce, un alimento nobile per la nutrizione umana, e salvaguardare l'ambiente marino. Tuttavia per produrre un pesce di alta qualità nutrizionale e basso impatto ambientale è necessario trovare ingredienti alternativi per i mangimi impiegati nell'allevamento delle specie ittiche più consumate in Europa e in Italia, quali trota, orata e branzino. Nell'ambito del progetto SUSHIN Ager 2 i ricercatori della FEM stanno sperimentando mangimi a base di ingredienti sostenibili, quali farine di insetto, prodotti della macellazione avicola, microalghe e specie invasive di crostacei e i risultati di questa ricerca produrranno informazioni sulla tollerabilità, performance e impatto ambientale dei nuovi mangimi sostenibili."

Emilio Tibaldi - Università di Udine, Dipartimento di Scienze AgroAlimentari, Ambientali e Animali

Il sommo Alfieri ci perdonerà per l’improprio abuso del suo famoso motto ed Erasmo da Rotterdam pure per quello che, storpiando irrispettosamente il titolo dalla sua maggiore opera, potrebbe dirsi un “elogio della Pollia”, ma dai risultati del progetto Sushin emergono prime indicazioni estremamente lusinghiere sull’impiego delle farine avicole a larga base di sottoprodotti carnei del pollo quali eccellenti ingredienti di una nuova generazione di mangimi per la trota e l’orata.

Francesca Fava, Fondazione Edmund Mach - Centro Ricerca e Innovazione

Uno degli obiettivi di SUSHIN è quello di validare l’utilizzo di proteine di origine non vegetale nella dieta delle specie ittiche allevate, in sostituzione di una parte della componente vegetale, mirando ad un miglioramento della performance di crescita e della salute del pesce e creando una valida alternativa per un mangime più sostenibile. Le proteine vegetali (VEG-MEAL) sono oggi largamente utilizzate nei mangimi per l’acquacoltura, in sostituzione delle proteine di pesce (FISH-MEAL).

Giulia Secci, Giuliana Parisi

Università di Firenze, Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente (DISPAA)

Il pesce è un alimento estremamente gradito al consumatore italiano ed è tenuto in grande considerazione sia come “proteina nobile” che come fonte di grassi importanti quali quelli della serie omega-3, come emerso da un primo questionario condotto dal team di ricerca dell’Università di Firenze nell’ambito del progetto SUSHIN. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ne consiglia il consumo per assumere due acidi grassi della serie omega-3 che sono fondamentali per il nostro organismo, l’EPA e il DHA. Questi due acidi grassi, che il pesce accumula nel tessuto muscolare, negli ultimi decenni sono diminuiti soprattutto nelle carni dei pesci allevati a causa della drastica riduzione delle farine e dell’olio di pesce nella loro dieta.

Una settimana di approfondimenti teorici da parte dei maggiori esperti nazionali in materia, attività pratiche di laboratorio e una visita a un impianto per l’allevamento di spigole e orate. Un’esperienza straordinaria finalizzata a valorizzare le sinergie tra chi si occupa di benessere animale, formulazione di mangimi, tecniche di allevamento intensivo, sicurezza alimentare, tutti impegnati nel dare il proprio contribuito per una acquacoltura sempre più moderna e sostenibile.
Mentre gli ecosistemi marini e oceanici sono prossimi al collasso e l’affamata popolazione mondiale aumenta inesorabilmente c’è chi vorrebbe gettare discredito sull’acquacoltura, nella speranza che ad abboccare non siano solo i pesci.
I nuovi mangimi per trota, orata e branzino, elaborati per il progetto Sushin, sono anche l'occasione per favorire la circolarità dei potenziali ingredienti. Tra le alternative studiate dal progetto, una, lo scarto di macellazione avicola, costituisce, allo stato delle cose, un rifiuto. La rivista WASTE, dedicata a tale problematica, se ne è occupata con un intervento di Emilio Tibaldi e Gloriana Cardinaletti, dell'Università di Udine, ente capofila del progetto Sushin.
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