Il progetto SUSHIN acquista visibilità tra gli esperti del settore ittico. La rivista tecnica "Mangimi&Alimenti" ha infatti pubblicato un testo redatto dai ricercatori di CREA e IZSAM.
L'articolo si apre con la spiegazione dettagliata degli obiettivi del progetto SUSHIN. Si sofferma poi sul caso del gambero rosso della Louisiana, una specie invasiva che potrebbe potenzialmente essere utilizzata come alternativa sostenibile ai mangimi convenzionali. Le indagini condotte finora sono promettenti. I test di laboratorio hanno evidenziato che la farina ottenuta dai gamberi ha un alto valore nutritivo. E ha anche una caratteristica unica: la presenza di alte concentrazioni di carotenoidi - in particolare dell’astaxantina - che non solo è uno degli antiossidanti naturali più potenti, ma anche un pigmento fra i più utilizzati in acquacoltura per la colorazione delle carni.
Il progetto SUSHIN scende in piazza ad Ancona, in occasione di Shaper, la notte europea dei ricercatori. Un evento divulgativo, svolto in contemporanea con altre 300 città europee, voluto fortemente dall’Università Politecnica delle Marche per avvicinare il grande pubblico al mondo della ricerca, una festa dove intrattenimento e informazione si mescolano.
Il progetto SUSHIN ha "debuttato" presentandosi al pubblico di Aquafarm a Pordenone il 26-27 febbraio 2017
Link al poster presentato con il progetto esposto in breve.
Poster presentato ai convegni ASPA (giugno 2017, Perugia) ed EAS (ottobre 2017, Dubrovnik). Autori: Giorgia Gioacchini, Elisabetta Giorgini, Valentina Notarstefano, Gloriana Cardinaletti, Basilio Randazzo, Emilio Tibaldi, Ike Olivotto.
Silvia Ceschini, Fondazione E. Mach
La Fondazione Mach è coinvolta in un interessante progetto di ricerca triennale Ager denominato Sushin (Sustaninable fish feeds innovative ingredients) che ha lo scopo di individuare nuovi ingredienti da usare nell’alimentazione delle specie ittiche allevate in acquacoltura. In particolare, a San Michele, si terranno esperimenti e prove aziendali sul valore nutritivo dei nuovi mangimi e sulla sicurezza alimentare della trota. [...]
Link all'articolo pubblicato su "La Trota Trentina e il Salmerino Alpino".
E’ possibile ridurre l’utilizzo di farine e oli di pesce utilizzati in acquacoltura, salvaguardando ambiente, produzione e qualità del pesce allevato? A dare una risposta decisamente affermativa sono i ricercatori del progetto SUSHIN (SUstainable fiSH feeds INnovative ingredients) che si concentreranno sullo studio di nuovi ingredienti – insetti, microalghe e gamberi di fiume - per l’alimentazione di trota, branzino e orata. Anche l’Università Politecnica delle Marche figura nel team di ricercatori, formato da qualificate Università e centri di ricerca nazionali di alto profilo scientifico ed esperienza.
Comunicato stampa di UNIPM del 13 settembre 2016.
Comunicato stampa IZSAM del 19 ottobre 2017.
[...] La farina ottenuta dal Gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii) è uno degli ingredienti per i mangimi da acquacoltura da testare su specie allevate quali orata e trota iridea. Si tratta di una specie alloctona invasiva e nociva (Black List, Regolamento di Esecuzione UE 2016/1141), pertanto il suo utilizzo risponde a due esigenze: da una parte contribuisce a ridurre il numero di esemplari di questa specie, limitandone l’espansione in zone ad alto valore ambientale, dall’altra trasforma in alimento zootecnico il prodotto eradicato altrimenti destinato alla distruzione. I rilevamenti per individuare i siti più idonei alla sua cattura sono iniziati a marzo 2017. I campionamenti sono proseguiti con cadenza costante in primavera, estate e nel periodo autunnale.