SUSHIN SUstainable fiSH feeds INnovative ingredients - Università degli Studi di udine

In un articolo apparso il 30 settembre sul Messaggero Veneto, il responsabile scientifico Emilio Tibaldi ha illustrato il progetto SUSHIN e i suoi obiettivi. 

Il progetto Sushin inizia a farsi conoscere anche nel mondo scientifico. Infatti la prestigiosa rivista internazionale Aquaculture (pubblicata da Elsevier) ha pubblicato un articolo frutto del lavoro congiunto di alcuni ricercatori nell'ambito del progetto Ager2-Sushin.

Arrivano le prime risposte ai quesiti che ci si è posti in Sushin. Per formulare nuovi mangimi da impiegare in acquacoltura, occorre individuare la materia prima con cui preparli. 

Alcuni ricercatori del progetto SUSHIN hanno preso parte alla seconda edizione del workshop "Organic farming and agro-ecology as a response to global challenges" organizzato da "GRAB-IT", in collaborazione con l'Università degli Studi di Napoli Federico II e l'Associazione Scientifica Centro di Portici , che si è tenuto a Capri dal 27 al 29 giugno 2018.

Il Gambero Rosso della Louisiana arriva sulle frequenze di Radio Cusano Campus. A parlare del crostaceo, una della specie aliene invasive attualmente più dannose in Italia e in Europa, è Fabrizio Capoccioni, ricercatore del Centro di ricerca di Zootecnia e Acquacoltura del CREA.

Alcuni gruppi di ricerca impegnati nel progetto SUSHIN hanno preso parte ad AQUAFARM, l'incontro internazionale dedicato alle buone pratiche e alle tecniche innovative per la produzione sostenibile di cibo dall'acqua.
L'evento - svoltosi a Pordenone dal 15 al 16 febbraio 2018 - è stata l'occasione per presentare agli addetti al lavoro del settore ittico gli obiettivi del progetto SUSHIN e le prime analisi svolte.

Il progetto SUSHIN acquista visibilità tra gli esperti del settore ittico. La rivista tecnica "Mangimi&Alimenti" ha infatti pubblicato un testo redatto dai ricercatori di CREA e IZSAM.

L'articolo si apre con la spiegazione dettagliata degli obiettivi del progetto SUSHIN. Si sofferma poi sul caso del gambero rosso della Louisiana, una specie invasiva che potrebbe potenzialmente essere utilizzata come alternativa sostenibile ai mangimi convenzionali. Le indagini condotte finora sono promettenti. I test di laboratorio hanno evidenziato che la farina ottenuta dai gamberi ha un alto valore nutritivo. E ha anche una caratteristica unica: la presenza di alte concentrazioni di carotenoidi - in particolare dell’astaxantina - che non solo è uno degli antiossidanti naturali più potenti, ma anche un pigmento fra i più utilizzati in acquacoltura per la colorazione delle carni.

La nostra ricerca: Sushin

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