4F Fine Feed For Fish Università dell'Insubria

Acquacoltura, l’alternativa sostenibile al sovrasfruttamento ittico

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È vero che il pesce pescato in mare aperto è migliore di quello allevato?
 
Quali sono i reali impatti ambientali dell’acquacoltura? Ci sono alternative sostenibili al sovrasfruttamento ittico che caratterizza la maggior parte dei mari del pianeta? A rispondere a queste domande sfatando qualche fake news sull’argomento ci pensano gli esperti del settore.
Il sovrasfruttamento ittico è un problema serio, che meriterebbe maggiore attenzione. In un pianeta che si accinge a raggiungere i nove miliardi di abitanti, la pesca eccessiva sta rischiando di fare danni irreparabili. Ad oggi il 60% degli oceani è sfruttato oltre i limiti di sostenibilità; percentuale che, come rivelato da WWF Italia, nel Mediterraneo sale ad un inquietante 88% degli stock ittici monitorati. Servono alternative sostenibili e credibili alla pesca in mare aperto. Una su tutte? L’acquacoltura, allevamento in ambienti confinati e controllati di pesci, crostacei e molluschi: tema quasi sconosciuto ai più, su cui proprio per questo gira molta disinformazione.
 
L’argomento è talmente importante e le bufale che girano sullo stesso tante e tali che la guida pratica di Skretting contro le “illusioni ittiche” non è l’unica iniziativa per un’informazione più corretta e trasparente sull’acquacoltura. Degni di nota sono anche “SUSHIN - SUstainable fiSH feeds INnovative ingredients” e “4F – Fine Feed For Fish”, progetti di ricerca triennali (il 4F coinvolge ad esempio 4 università e 3 centri di ricerca) per alimentare con nuovi mangimi branzino, orata e trota iridea, le tre più importanti e diffuse specie ittiche allevate in Italia. Lo scopo delle ricerche è soprattutto quello di trovare fonti proteiche alternative alla farina e agli olii di pesce in grado di garantire l’ottimale crescita del pesce allevato.
 
 
Articolo di Andrea Bertaglio, pubblicato su La Stampa TuttoGreen, 8/9/2020
 
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4F - Fine Feed For Fish è un progetto di ricerca triennale per alimentare con nuovi mangimi branzino, orata e trota iridea, le tre più importanti e diffuse specie ittiche allevate in Italia.

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